ANNO 14 n° 118
Su Viterpobost.it Palazzo dei priori,il Pd pensa ad un prof
Valentini e Vannini possibili candidati sindaco
29/12/2015 - 02:01

di Nicola Savino

VITERBO - Il segretario regionale del Pd Fabio Melilli prova a diffondere messaggi tranquillizzanti e a cercare di riprendere in mano la situazione che, in realtà, è sfuggita e non si sa da che parte e in che modo andare a riprenderla o a ritrovarla. Ecco, allora la necessità di congelare le dimissioni annunciate delle assessore Alessandra Troncarelli e Sonia Perà. In attesa degli incontri romani dai quali la maison democrat spera di riuscire ad aprire un qualche spiraglio che porti alla ricomposizione della faccenda.

Proposito comprensibile che, di fatto, va a scontrarsi con situazioni cristallizzate nelle quali è complicato scorgere possibilità di intese future, per quanto al ribasso possano essere ipotizzate. La fronda dei sette consiglieri piddini che ha sfiduciato il sindaco Michelini sembra più compatta che mai a tenere il punto, come pure non appare suscettibile di ripensamenti la posizione del primo cittadino che chiede un voto palese in consiglio comunale in modo da poter individuare senza sotterfugi chi rema contro e vuole la conclusione anticipata della legislatura. Su tutto e tutti aleggia la posizione tutt'altro che conciliante dell'onorevole Fioroni, deus ex machina di una fetta consistente del Pd della Tuscia. L'insolita alleanza tra renziani e bersaniani, con l'aggiunta dei giovani turchi, spinge l'ala fioroniana a compattarsi, ma nella sostanza questo rende ancora più difficile una riconciliazione. Il classico muro contro muro che, di solito, porta alla rottura. A meno che Melilli, ex sindaco di Poggio Moiano ed ex presidente della Provincia di Rieti, non riesca a trovare una soluzione più fantasiosa della quale, per ora, non si vede traccia.

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